Augias fuori dalla realtà: “Il futuro è la cittadinanza planetaria”

Non c’è solo Scalfari. Un altro solone del pensiero dominante che va molto in voga nei salotti intellettualoidi è il ben noto Corrado Augias, che ha sparato una delle sue sentenze in un video su Repubblica: “Il futuro è la cittadinanza planetaria”. Dunque, abolire le nazioni sovrane, fare una sola cittadinanza mondiale e magari un solo popolo omologato sotto un’unica monocultura. Ricorda molto qualuno… un certo George Soros, speculatore finanziario senza scrupoli che vorrebbe la rimozione di ogni confine per motivi apparentemente filantropici, in realtà per poter meglio spostare i suoi prodotti finanziari da un capo all’altro della Terra. Si tratta di una distopia: la bellezza del mondo sta proprio nella pluralità di popoli con culture e tradizioni differenti, per cui una cosa è riconoscere l’universalità di alcuni diritti fondamentali e valorizzare il dialogo interculturale, altro è pretendere di conformare il mondo sotto un solo modello ed una sola bandiera. Vi immaginereste un eschimese vivere nell’Africa subsahariana? O un pigmeo o uno zulu vivere nelle fredde steppe siberiane? E sempre con insopportabile spocchiosità il famigerato sparasentenze si mette a parlare del pericolo del “fascismo inconsapevole” dei giovani… avrà avvertito che sta soffiando un vento di rivolta contro il modello economico fondato sul liberismo selvaggio e lo strapotere finanziario e contro il conseguente modello subculturale che livellerebbe identità di popoli e comunità omologando tutti gli usi e costumi, e allora inizia a bollare questo vento di rivolta come “fascismo” per screditarlo e per metterlo alla gogna. Ci sono giovani a cui non interessa l’Erasmus e la vita mondana tra New York e Amsterdam e preferiscono restare radicati nella terra natìa per renderla migliore? Meglio così, e facciamoci grasse risate verso i vari Augias, Lerner, Parenzo… e tutti quelli che invocano la società globale di uomini apolidi senza radici e senza comunità.

Precedente Brasile: mano statunitense nella decisione contro Lula Successivo Come l'economista ultraliberista Cottarelli vuole farsci sprofondare nel disastro