Canada paralizzato dalle proteste: gasdotto minaccia tribù indigene

Continua la guerra del presidente canadese Trudeau contro le tribù indigene, le quali ora stanno montando una protesta che ha bloccato il sistema ferroviario del paese: la costruzione del gasdotto Coastal GasLink Pipeline devasterebbe le loro terre ancestrali. Si tratta di una situazione paragonabile a quella del nostro Salento, dove per fare spazio al gasdotto TAP si abbattono gli olivi secolari: la violenza del potere capitalista sovranazionale contro le comunità locali, siano esse tribali o rurali, è la stessa. Trudeau non è nuovo a queste situazioni: già da tempo sta facendo una politica di “persecuzione silenziosa” delle comunità indigene (ma è pure quello che vuol imporre il trattato CETA, mercato unico UE-Canada, che ci inonderebbe di OGM e carni agli ormoni), cosa diffusa in tutte le Americhe, pure Trump ha distrutto un memoriale al confine col Messico, Bolsonaro in Brasile ha tolto agli Indios il controllo delle terre ancestrali ed in Argentina la multinazionale Benetton sta sottraendo le terre agli indigeni Mapuche. La prossima volta che qualcuno ci farà i pipponi con le “prediche contro l’odio”, ricordiamo questi fatti: i popoli indigeni americani sono vittime di vere persecuzioni su cui non si dovrebbe stare in silenzio, altro che ritorno della xenofobia e dell’antisemitismo.

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