Follie globaliste autorazziste: zecca britannica lancia la Britannia “di colore”

Non sono solo le multinazionali a ridipingere le figure storiche europee con sembianze esotiche per dare una immagine “politicamente corretta”, o a mostrare fobia per il colore bianco: ora anche la zecca britannica ha lanciato una nuova moneta in cui la Britannia, la donna guerriera che simboleggia la Gran Bretagna, è rappresentata come donna di colore. Il Regno Unito, ricordiamolo, è uno dei paesi con il maggior tasso di immigrazione, al punto che nella capitale Londra gli Inglesi sono una minoranza; e questa immigrazione di massa ha generato molti disordini sociali, compresi atti di terrorismo, dunque è assurdi che si celebri questo fenomeno come qualcosa di positivo. Ma in ogni caso, le figure storiche dei popoli vanno rispettate nelle loro sembianze tradizionali, dunque è una follia dar sembianze africane ad una figura storica europea, così come sarebbe una follia dar sembianze europee ad una figura storica africana. Ogni popolo ha un propria identità culturale che va valorizzata, non criminalizzata, ed è rispettando le diverse identità nazionali e comunitarie che si mantengono le differenze a livello mondiale, al contrario confondere i simboli tradizionali dei popoli è la via al livellamento e all’omologazione, il contrario dello sbandierato rispetto delle diversità. Il Regno Unito è caduto in preda al politicamente corretto nella versione peggiore, ed anche per questo l’identità storica delle città inglesi si va perdendo; rimane una certa anima nell’Inghilterra rurale e profonda, ma anche l’ stanno facendo di tutto per eradicarla: alla città di Bideford hanno tolto il soprannome di “piccola città bianca” perché suonerebbe “razzista”, insomma c’è una certa fobia, in ambienti progressisti degenerati, per qualsiasi cosa alluda alle identità storiche d’Europa o anche solo al colore bianco. Questa deriva va denunciata, respingendo ogni propaganda buonista che vorrebbe far passare l’essere europei per qualcosa di cui vergognarsi: le identità dei popoli europei vanno difese e valorizzate, e pure quelle dei popoli extraeuropei, ragion per cui ci sarebbe da alzare la voce anche se una figura storica africana o asiatica venisse fatta con sembianze europee. Il globalismo, anche nella versione buonista, va respinto: ogni popolo deve preservare la propria identità, nessuno è superiore od inferiore, ma ognuno dev’essere sovrano nella terra d’origine. Gli Inglesi dovrebbero alzare la voce contro la decisione della loro zecca.

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