Ministro israeliano vuole imporre al Belgio di abolire una sfilata tradizionale

La parata storica carnevalesca della città fiamminga di Aalst è stata accusata di antisemitismo dal ministro degli esteri israeliano Israel Katz. Il motivo è dovuto alla presenza di maschere con Ebrei carichi di sacchi di denaro; in realtà la satira viene fatta anche su altri gruppi e pure sulle famiglie reali britanniche e belghe, trattasi di una sfilata nata che ha radici nel Medioevo e che si è codificata come evento allegorico nel 1923. La satira si è sempre fatta, è folle pensare di eliminare cerimonie tradizionali popolari, espressioni di realtà territoriali, in nome del politicamente corretto: il Carnevale poi è ricchissimo di maschere allegoriche, sarebbe come voler vietare il Carnevalone Liberato di Poggio Mirteto per non offendere la fede dei cattolici, poiché appunto esso trattasi di una sfilata tradizionale della città reatina in cui ci sono molti carri allegorici con simboli anticlericali. Il risultato è che la sfilata fiamminga si è fatta anche in maniera maggiormente provocatoria, con maschere di ebrei ultraortodossi enormi e sacconi di denaro. Il ministro degli esteri israeliano si faccia gli affari suoi, evitando di metter bocca sulle feste tradizionali di altri popoli: le sfilate non uccidono nessuno, la politica genocida di Israele verso i Palestinesi invece sì (ma anche la politica bombarola o ecocida di due noti alleati di Israele, Pompeo e Trudeau), quindi gli si deve rispondere semplicemente che non si accettano lezioni da chi ha sulla coscienza il sangue di civili palestinesi.

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