PD e Bonino mantengono linea guerrafondaia

Mentre Matteo Salvini si è chiaramente espresso contro un eventuale supporto italiano alle follie belliche statunitensi in Siria, l’attuale reggente PD Maurizio Martina lo ha invitato ad “avvertire immediatamente se intende cambiare le alleanze storiche dell’Italia”. Purtroppo Salvini non ha mai detto di chiedere l’uscita dell’Italia dalla NATO, ha solo detto di essere contrario ad un supporto alle missioni belliche in Siria: ormai dovrebb’esser chiaro a tutti che un’eventuale deposizione di Assad consegnerebbe la Siria ai jihadisti, gli esempi di Libia e Iraq non bastano? Eppure il PD mantiene la linea testarda di voler cacciare Assad, il PD è il partito più sfacciatamente servo di Bruxelles e Washington, vuol pure fare un’unica area commerciale col Canada – e indirettamente cogli USA, che sono già inseriti in un’area di libero scambio col Canada – e rinforzare le sanzioni alla Russia. Peggio ancora la Bonino, che ancora parla nonostante la batosta elettorale, e blatera di voler inviare truppe italiane per fermare gli inesistenti massacri fatti da Assad: ricordiamoci che quella è amica di Soros e della Monsanto, il suo odio per il governo siriano sarà anche dovuto al fatto che non permette gli OGM e non apre alle banche d’affari internazionali. Oggi come oggi, piaccia o meno, il meno peggio è Salvini, e bisogna sperare che abbia un incarico almeno esplorativo: almeno lui si è detto contrario ad un eventuale supporto bellico alle operazioni statunitensi in Siria ed è per riallacciare i rapporti con la Russia, mentre dagli altri potremmo aspettarci atlantismo e russofobia a palate.

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