Siracusa: disoccupato suicida

Alberto Barone, cinquantaduenne di Siracusa, si è dato fuoco dopo la perdita del lavoro. Si tratta di una ennesima volta in cui abbiamo un suicidio per disoccupazione. I suicidi di questo tipo sono iniziati in massa a partire dall’insediamento del governo Monti (non dimentichiamoci che l’ispiratore economico di Monti era il consulente economico di Pinochet, quindi in materia di morti fatti da Pinochet e da Monti è una bella gara, solo che il primo li condannava direttamente alla morte e all’esilio, l’altro li faceva morire di disperazione con le sciagurate léggi che precarizzanti il mondo del lavoro), e da quel momento sono sempre proseguiti. Servirebbe ora un vero e proprio piano nazionale per il lavoro, che instauri garanzie sociali per tutti i cittadini, assicurando posti stabili. Ben venga l’abolizione del job act proposta da Di Maio, e ben venga anche la quasi abolizione della légge Fornero che il governo progetta di portare a compimento entro un anno. Ma non basta: per far rifiorire l’economia italiana occorre l’uscita dall’euro, in quanto senza sovranità monetaria un paese non può fare spesa pubblica liberamente senza aumentare le tasse. Su questo fronte il governo, nonostante alcune figure stimabili sul piano degli studi economici come Bagnai e Barra Caracciolo, sembra essere restìo.

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