Nuova sparata della Bonino: basta latino nelle scuole

Non bastavano le sparate in difesa degli OGM, dell’azzeramento della spesa pubblica e delle macroaree commerciali transatlantiche e transmediterranee: la candidata del partito +Europa, che dice già nel nome tutto, ossia fine degli stati nazionali in favore di un superstato europeo, nota amica di Soros, ha ultimamente detto che lo studio del latino non serve a nulla per la preparazione lavorativa perché servirebbero solo conoscenze tecnologiche. Comico, definirsi “europeisti” rinnegando quelle che sono le radici dell’Europa, che dal Mediterraneo ai Carpazi sono rappresentati proprio dal substrato linguistico e culturale latino; ma tanto abbiamo capito che nel linguaggio odierno europeista è chi asseconda l’Europa tecnocratica che annulli sia le identità nazionali sia il substrato culturale comune subcontinentale, non chi valorizza la nobile Civiltà europea che va dai poemi dell’antica Grecia e dell’antica Roma ai miti del mondo slavo passando per quelli celtici e norreni. L’Europa auspicata dai cosiddetti europeisti è un superstato o una struttura tecnoburocratica che usi come unica lingua l’inglese e si asservisca ai mercati internazionali. Sempre una ragione in più per non sostenere la Bonino, oltre a quelle di cui si è già parlato.

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