Raccolta di asparagi selvatici? Serve il tesserino in moti comuni!

Mentre si avvicina la primavera e quindi è il tempo degli asparagi, in molti comuni occorre un permesso speciale per poterli raccogliere, altrimenti si incorre in multe anche di centinaia di euro. Siamo all’ennesima follia da politici psicopatici, resta solo da chiedersi se sia appunto per pura ipocondria o se sia proprio un progetto per toglierci la sovranità alimentare. La raccolta di erbe e frutti selvatici è il modo migliore per guadagnarsi una certa autonomia alimentare, e ciò evidentemente fa paura a chi vuol tenerci dipendenti, nell’alimentazione (ma non solo), dalla grande distribuzione multinazionale: per questo cercano di renderci difficile anche questa attività. Ricordiamo che l’UE vuole liberalizzare OGM di seconda generazione, e fare nuovi trattati liberoscambisti con paesi esterni; dietro chi specula sul cibo ci sono enormi multinazionali, come Cargill. Tornare a scoprir l’autocoltivazione, la raccolta nelle aree verdi selvatiche e lo scambio diretto è quanto mai necessario per sottrarsi a ciò. I tesserini si gettassero nel fuoco, se non sono di plastica: almeno si avrà cenere per concimare.

Precedente Procura di Genova indaga su diciottenne morta dopo il vaccino Covid Successivo Ex Terra: societa SRL pugliese che promuove lo scambio diretto di sementi e le varietà autoctono