Toscani licenziato dal gruppo Benetton

Il gruppo Benetton ha finalmente licenziato il fotografo Oliviero Toscani dopo l’improvvida frase pronunciata a Un giorno da pecora: “Ma a chi interessa che caschi un ponte? Smettiamola”. Toscani è sempre stata una persona spregevole, con gli insulti in televisione agli avversari politici ed anche le inchieste per maltrattamento alla figlia; ergo, può essere considerata una notizia positiva la cosa. Ciò non fa arretrare di un millimetro il fatto che la Benetton sia una multinazionale tra le peggiori, non solo per lo sfruttamento dei lavoratori ma anche per la devastazione in Argentina delle terre degli indigeni Mapuche e per i pedaggi che chiede nelle Autostrade sulle quali detiene il controllo. Notare l’ipocrisia: ama fare propaganda “antirazzista” con le pubblicità multietniche – con annesse foto con le Sardine – ed al contempo va a fare sopruso contro popoli lontani. Gli “antirazzisti di professione”, cioè i propagandisti globalisti, sono in realtà i veri schiavisti, ed è inutile che apostrofino come razzisti gli identitari sovranisti che al contrario difendono il diritto di ogni popolo a vivere dignitosamente nelle proprie terre ancestrali. Notiamo poi l’ipocrisia del M5S che un tempo parlava di levar le Autostrade a Benetton ma ora ha abbandonato l’idea per fare un piacere al PD. Servirebbe invece proprio il recesso dall’UE per poter nazionalizzare tutti i settori economici strategici, Autostrade comprese. Nel frattempo, evitiamo di comprare vestiti della Benetton: anche così le le manderemo meritatamente in crisi gli affari.

Precedente Malpensa: negato il rifornimento ad una compagnia aerea iraniana Successivo Siria: espugnate roccaforte terrorista di Ebla