Accordo dei Curdi siriani con Assad per fermare l’invasione turca

In Siria la situazione si sta facendo sempre più bellicosa con la Turchia che l’ha invasa nelle regioni di confine, approfittando della decisione di Trump di ritirare le truppe statunitensi. I Curdi siriani per anni avevano goduto degli Stati Uniti che miravano proprio a sfruttarne le mire secessioniste per smembrare la Siria. Siccome però le mire statunitensi sulla Siria sono fallite e Assad ha vinto la battaglia grazie al sostegno di Putin, Trump ne ha preso atto e ha deciso di ritirar le truppe: i Curdi sono così stati in un certo senso abbandonati a sé stessi, e capendo la situazione hanno finalmente deciso di accordarsi con il governo di Assad vedendo di aver il nemico comune nella Turchia che sta invadendo la Siria. Si può dire che l’episodio è storico: finalmente la Siria ritrova la sua integrità territoriale e prosegue con la funzione di bastione nazionale contro l’imperialismo, sia che si tratti di quello di USA – ora in fase di arrendevolezza nell’area – e Israele sia che si tratti di quello della Turchia, che di USA e Israele era storicamente l’alleato nella zona ma ora può considerarsi una scheggia impazzita. Certo, in realtà la Turchia è ancora membro della NATO: forse questo conflitto è stato apposta provocato dagli USA in sottobanco per incentivare una guerra turco-siriana e quindi obbligare poi tutti i paesi NATO, quindi anche l’Italia, ad intervenire in blocco contro la Siria e portare a compimento il progetto statunitense fin ora fallito di distruzione di quel paese? Può essere. La cosa sicura è che non bisogna mai contare sull’appoggio degli USA, che sfruttano a proprio vantaggio le aspirazioni dei popoli per poi sottometterli; per fortuna che i Curdi lo hanno capìto, sia pure in ritardo. Intanto bisogna pretendere che il ritiro statunitense dalla Siria sia un inizio di un completo ritiro di truppe statunitensi da ogni dove, sperando che levino al più presto le loro basi dall’Italia e non ci coinvolgano più in avventure belliche.

L’attuale ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio ha firmato un decreto per bloccare l’esportazione di armi alla Turchia: possiamo dire che finalmente ha fatto una cosa positiva; farebbe bene quindi a mollare l’alleanza con il partito che nella scorsa legislatura aveva accolto Erdogan in Italia

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