Anniversario della fine della lira

Ieri era l’anniversario dell’abolizione della lira: il 28 febbraio 2002 venne ufficialmente introdotto l’euro come valuta corrente in Italia. Da quel momento, iniziò il declino dell’economia italiana, cosa che già era iniziata con l’adesione al trattato di Maastricht nel 1992. Prodi è un membro della Commissione Trilaterale, l’organizzazione di stampo globalista e antinazionale che pretende la cessione di sovranità degli stati a vantaggio di strutture economiche e tecnocratiche sovranazionali, fondata nel 1973 dal banchiere statunitense David Rockfeller, ultramiliardario e legato a numerose attività lobbistiche, noto per la frase sull’auspicio di una cricca mondiale di banchieri ed intellettuali che limitino la libertà democratica delle nazioni. Anche Enrico Letta e Mario Monti sono membri della Trilaterale: non a caso hanno portato ad accelerazione il processo di erosione della sovranità dell’Italia, Monti ha introdotto il pareggio di bilancio in costituzione – equiparando quindi lo stato ad un’azienda privata; se qualcuno ha dubbi sul fatto che i bocconiani propagandino teorie economiche criminali pensi alle dichiarazioni di Monacelli – e Letta ha scritto il libro Euro sì. Morire per Maastricht, dichiarando quindi che è più importante l’Europa di Maastricht dell’Italia e che bisogna esser disposti a morire per essa. Prodi aveva già mostrato disinteresse per la nazione italiana quando aveva consegnato la laurea onoraria a George Soros, il finanziere che speculò sulla lira nel 1992 affondando la banca d’Italia; ed ha anche contribuito a smantellare l’IRI, l’istituto che governava le partecipazioni statali, avviando quindi privatizzazioni e liberalizzazioni selvagge. Si ha quindi una catena di esponenti politici che sono tra i principali artefici dell’affondamento dell’economia italiana: D’Alema, Ciampi, Prodi, Monti, Letta… ed ora il governo attuale sta proseguendo con trattati letali come il MES.

La rotta si potrebbe però invertire: occorre come via di salvezza nazionale l’uscita dall’UE con annesso ripristino della moneta nazionale, unitamente alla nazionalizzazione della banca d’Italia, delle risorse naturali e dei settori industriali strategici ed al ripristino dell’IRI. Così si potrebbe attuare una politica espansiva di piena occupazione, abolendo il pareggio di bilancio. L’Italia della lira era la quarta potenza mondiale, ora siamo ridotti ad essere quasi il Terzo Mondo d’Europa. Ci vorrebbe la volontà politica per tornare ad essere una nazione a sovranità monetaria.

Precedente Docente bocconiano esalta i prezzi alti delle maschere di protezione dal coronavirus Successivo Ferrara: marocchino aggredisce il capotreno