Carabinieri senza certificato verde cacciati dalla caserma

L’obbligo del certificato verde che scatta da oggi per la totalità dei lavoratori sta cominciando a creare i primi disagi. Il Nuovo Sindacato dei Carabinieri ha denunciato l’ordine arrivato all’Arma dei Carabinieri di impedire ai membri del corpo militare di alloggiare nelle camerette se sprovvisti di quella certificazione: in pratica, sarebbero costretto a cercare mezzi di fortuna per passare la notte in maniera dignitosa. L’Italia è l’unico paese europeo che ha il super green pass, obbligo di certificato verde per lavorare, da mostrare ogni giorno; in altri paesi europei c’è principalmente per locali al chiuso e grandi eventi (suscitando proteste anche in questo caso, specie in Francia), ma nella maggior parte c’è solamente per i viaggi internazionali, in Norvegia neanche più per quelli. Da più di un anno siamo in stato di emergenza: questo per colpa del fatto che sono stati impediti i giusti protocolli di cura per Covid, come denuncia il dottor Ranieri Guerra; se fossero stati diffusi, la letalità sarebbe scesa sotto il 2% e quindi la Covid sarebbe considerata una malattia comune, non più una pandemia emergenziale. Ora, anziché puntar sulla diffusione di quei protocolli di cura, il governo mantiene lo stato di emergenza instaurando un regime di controllo, per cui chiunque, per lavorare o entrare in un locale chiuso o in alcuni altri posti, deve mostrare questo certificato verde, sicché chi non è vaccinato né ex malato deve tamponarsi ogni due o tre giorni. Eppure, la logica dice che questo provvedimento non ha senso né se i vaccini sono altamente efficaci né se non lo sono: se i vaccini sono altamente efficaci, allora non ha senso stressare quel 20% di popolazione non vaccinata perché una percentuale così dovrebbe essere “inoffensiva”, incapace di generare nuove ondate virali aggressive; se invece i vaccini hanno un’efficacia alta solo nel prevenire la malattia grave ma non altrettanto alta nella semplice contrazione del coronavirus, allora anche in questi caso non avrebbe senso additare i non vaccinati come potenziali portatori sani – tanto è vero che di tutti i tamponi che sono stati fatti per ottenere i certificati verdi pochissimi sono risultati positivi – dacché anche i vaccinati lo possono essere potenzialmente; è per questo che oltre che sui vaccini bisognerebbe puntare sulle cure, le terapie domiciliari precoci, affinché la letalità scenda quasi a zero e quindi si possa considerar la Covid una malattia comune. Tenere la norma del certificato verde serve solo a tenere in vita uno stato di emergenza che non avrebbe più ragion d’esserci, con i reparti Covid quasi vuoti in tutti gli ospedali. Servirebbe una disobbedienza civile di massa che porti i datori di lavoro a non chiedere quella certificazione, ed anche i gestori dei locali a non chiederla ai clienti: solo così si potrà costringere il governo a piegare la testa. Un governo legato al mondo dell’alta finanza non farà mai il bene del popolo.

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