Finlandia: la lotta al contante ha indebitato le famiglie

La Finlandia è uno di quei paesi che hanno quasi completamente abolito il contante incentivando quasi ovunque i pagamenti con la carta, anche per le piccole spese quotidiane come colazione e piccoli acquisti: risultato, ora le famiglie sono in stato di elevato indebitamento, con i conti in rosso, sicché la banca centrale è dovuta intervenire d’urgenza; pagare in massa ripetutamente con la carta porta a questi risultati, perché si ha meno consapevolezza di quanto si spende se non si usa moneta metallica o cartacea, bastando un clic uno ha l’illusione di poterlo fare all’infinito senza tener la conta di quanto spenda realmente. Ma al di là di questo imporre l’uso della carta è un atto contro la libertà: significa tener sotto controllo gli acquisti di ognuno e quindi spiare i gusti delle persone, oltre che avvantaggiare costantemente i profitti delle banche. Non va assolutamente incentivata l’idea: eliminare il contante è un atto contro la libertà degli individui, come eliminare la sovranità è un atto contro la libertà delle nazioni. Occorre smantellare l’Eurozona, ripristinare le monete nazionali ed abolire ogni limite all’uso del contante, contrariamente a certe mosse che ha fatto il governo italiano: se la scusa è la lotta all’evasione, si dovrebbe piuttosto pensare a ridurre al minimo la pressione fiscale sulla gente comune ed anche sulla classe media, dacché in regime di sovranità monetaria no servirebbero più tasse alte, al contempo occorre perseguire l’evasione peggiore, cioè quella delle multinazionali, tenendole sott’occhio in tutte le transazioni.

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