Netflix sotto inchiesta per evasione fiscale

Mentre qui si fanno le pulci ai piccoli imprenditori e ai comuni cittadini per qualche piccola evasione fiscale, evasione che sarebbe perfettamente comprensibile di fronte ad una tassazione pazzesca che ci viene imposta, le multinazionali fanno il bello ed il cattivo tempo con evasioni fiscali enormi e se la fanno quasi sempre franca. Ci sono alcune che riescono ad evadere col supporto dei governi, come Starbucks nei Paesi Bassi, ed altre che evadono illegalmente ma difficilmente vengono realmente processate: è il caso, quest’ultimo, di Netflix, il noto colosso cinematografico, finito sotto inchiesta in Procura di Milano per evasione fiscale enorme; già a loro tempo Apple, Google e Kering sono state poste sotto inchiesta per evasione. Il problema è che Netflix non ha rappresentanti in Italia, pur fatturando enormemente; ergo sarà difficile portare a compimento il processo. Un consiglio ai tantissimi abbonati a Netflix: disdite l’abbonamento; anche con le nostre scelte quotidiane possiamo contrastare lo strapotere delle multinazionali, chiedendo al contempo, a gran voce, che le istituzioni ne puniscano senza remore i misfatti. E cerchiamo in ogni modo di cacciare il governo PD-M5S, che sta facendo gli interessi delle multinazionali, per esempio della Benetton, mettendo in costante difficoltà cittadini e PMI.

Ricordiamoci che tra le altre cose Netflix sostiene a spada tratta posizioni abortiste: in particolare, aveva “minacciato” di ritirarsi dallo stato americano della Georgia quando questo aveva fatto una legge che proibisce l’aborto dalla sesta settimana (quando cioè già si avverte un battito cardiaco nell’embrione); bene, non non ci perderà nulla la Georgia a non aver più la Netflix ad operare nel suo territorio: anzi, c’è da sperare bene che la Netflix si ritiri pure dall’Italia, e con essa tutte le multinazionali. Le multinazionali sono la rovina del mondo moderno, se davvero iniziassero a sloggiare da molti paesi sarebbe una gran bella cosa.

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