Germania, proteste piegano la Merkel: ritirata l’idea di un confinamento duro a Pasqua

Pochi giorni, la cancelliera tedesca Angela Merkel aveva annunciato una serrata nazionale “a tempo indeterminato” che avrebbe incluso anche le vacanze pasquali; la cosa ha generato una fiammante protesta per le vie di Berlino, che ha costretto la Merkel a ritirare l’idea, e così le restrizioni verranno affievolite nel periodo pasquale. Questo dimostra che le proteste se fatte in massa funzionano: in compenso i confinamenti e le chiusure forzate, i cosiddetti lockdown, non hanno funzionato in nessuna parte del mondo, dacché il virus della Covid continua a circolare anche con le chiusure, salvo poi avvizzirsi con l’arrivo della calda stagione inoltrata, come tutti i virus respiratori. L’unica soluzione funzionante sarebbe al contrario l’immunità di gregge: lasciar circolare il virus garantendo cure tempestive ed efficaci, preferibilmente domiciliari, magari previa messa in quarantena delle sole persone anziane o immunodepresse, cosa che comunque ora che sono disponibili i vaccini sarà sempre meno necessaria (una campagna vaccinale rivolta alle fasce fragili sarebbe utile, purtroppo invece la stanno facendo a partire da categorie non a rischio, come insegnanti e forze dell’ordine): questa cosa la dice anche una ricerca pubblicata su Science. Sarebbe utile fare anche da noi proteste tenaci, e riportare ricerche come quella succitata per far valere le tesi; ma finché si faranno proteste “leggere”, con raccomandazioni di mettere le mascherine, non si otterrà nulla. Nel frattempo, in Russia si è fatta la festa della riannessione della Crimea in 80.000 persone, tutti senza mascherina: Putin ha da un pezzo levato quasi tutte le restrizioni, ed i media allineati occidentali lo descrivono come un autocrate antidemocratico, quando ora c’è molta più libertà in Russia di fronte al totalitarismo sanitario che dilaga in Europa occidentale (Svezia e Svizzera escluse).

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