Moby e Tirrenia scelgono personale italiano: i buonisti hanno da ridire

Moby e Tirrenia, le compagnie di navigazione che fanno riferimento all’armatore Vincenzo Onorato, decidono di farsi pubblicità specificando di aver personale tutto italiano. Nulla di male verrebbe da dire, anzi: in un momento di grave crisi occupazionale dovrebb’esser doveroso puntare a creare occupazione tra i connazionali. E invece, i soliti polemici di internet fanno scoppiare il caso accusando Onorato di essere razzista: forse gli sfugge che il criterio di precedenza agli italiani vien dato su base della cittadinanza, indipendentemente dall’origine etnica; razzismo sarebbe stato semmai se avessero detto per esempio “assumiamo solo italiani di stirpe” oppure “assumiamo solo bianchi”. Ci si chiede spontaneamente: ma cosa vogliono questi fanatici dell’accoglienza a tutti i costi? Davvero pretendono di lasciar entrare tutti credendo che sia possibile trovar subito per chiunque un tetto ed un lavoro? Oppure sono il braccio destro, consapevole o meno, degli imprenditori disonesti che vogliono tanta manodopera straniera da sottopagare? Del resto i risultati elettorali dimostrano che gli italiani in maggioranza non vogliono una immigrazione sfrenata, infatti i partiti che la promuovono sono stati sonoramente bocciati. Se poi ad invocare l’accoglienza indiscriminata è uno che confonde Perugia con Pesaro-Urbino non c’è che dire… Un consiglio a tutti: se avete voglia di fare un viaggio in nave, scegliete Moby e Tirrenia.

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