Monti, dichiarazioni aberranti: “Bisogna limitare la libertà d’informazione”

L’ex presidente del Consiglio Mario Monti ha fatto una dichiarazione aberrante ed eversiva alla trasmissione La 7: “Bisogna trovare modalità meno democratiche nella somministrazione dell’informazione, in una situazione di guerra si devono accettare delle limitazioni alle libertà”. Ricordiamo che Monti è membro del Bilderberg e della Commissione Trilaterale, organizzazioni globaliste che agiscono per erodere le sovranità nazionali, come ne è membro pure Enrico Letta, successore di Monti ed attuale dirigente del PD; nel breve periodo di governo ha fatto storpiare la Costituzione inserendovi il pareggio di bilancio, equiparando quindi di fatto lo stato ad un’azienda, ed inaugurando la politica di austerità e tagli feroci allo stato sociale. Ora si è permesso di tornare alla carica dicendo che dobbiamo “limitare la libertà d’informazione”, equiparando dunque la cosiddetta pandemia di coronavirus ad una guerra, cosa che da quasi due anni fanno tutti i media. Con la scusa della pandemia, sono state ridotte molte libertà personali fondamentali, da quella di viaggiare a quella di respirare e di aggregarsi; ora si vuole limitare anche la libertà d’informazione, censurando le idee non in linea con quelle propinate dai media. Monti è il primo a cui andrebbe messo il bavaglio: uno che opera per l’erosione della sovranità nazionale non dovrebbe neanche aver diritto di esser presente nella scena pubblica. Come andrebbero messi a tacere tutti quelli che continuano a fare terrorismo psicosanitario sulla questione Covid, paventando nuove ondate di morti ed invocando nuovi confinamenti e chiusure anziché battersi per la diffusione dei giusti protocolli di cura con le terapie domiciliari precoci; il primo a dover esser messo a tacere sarebbe Galli, che è stato pure indagato per clientelismo.

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