Multinazionale statunitense Mattel fa le “bambole transgender”

La multinazionale statunitense Mattel, la le più grandi nel settore della produzione di giocattoli, si è data, come si poteva immaginare, alla propaganda transgender (cosa che hanno fatto pure altre multinazionali di altri settori, come Starbucks): ha così ideato delle bambole “senza sesso”, o con un sesso non ben determinato. Il primo paese che ha proposto di bloccarne le importazioni è la Russia: ancora una volta emerge il ruolo della Russia come paese che fa da baluardo contro il capitalismo statunitense e le sue degenerazioni peggiori. L’idea di cancellare la differenza fra uomo e donna è una visione nefasta diffusa soprattutto nell’America dem, l’obbiettivo di fatto è cancellare l’ordine naturale e renderci tutti una massa di consumatori anonimi senza identità. La Russia sta svolgendo un buon ruolo contro questa deriva, nel campo non solo geopolitico ma anche culturale: non ha caso ha anche estromesso tutte le fondazioni di Soros, che tra le altre cose è un finanziatore delle politiche transgender ed ha legami con parecchi governi europei. Occorrerà anche qui procedere con il boicottaggio contro Mattel.

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