La commissaria europea Ursula Von der Leyen è in preda ai deliri: invoca la produzione di nuove armi per prepararsi ad una ipotetica guerra contro la Russia. Putin sarebbe un dittatore da schiacciare. Stesso copione che s’è visto con Gheddafi, Saddam, Milosevic… tentato anche con Assad… fare guerre con la scusa della democrazia da esportare, come se le bombe la producessero. La differenza è che Putin a differenza degli altri sta in un paese con la bomba atomica. La prima istituzione antidemocratica da eliminare è proprio l’Unione Europea: la sua struttura è intrinsecamente antidemocratica poiché l’unico organo ad essere eletto dai cittadini, cioè l’Europarlamento, è anche quello che ha meno potere, mentre il potere forte ce l’ha la Commissione Europea, che non è eletta direttamente dai cittadini. E nel caso specifico, è governata da una in preda al delirio che parla di guerre contro la Russia, come se non bastasse già la guerra economica che le viene fatta a farci aumentare i prezzi di energia e materie prime. Ed insieme all’UE, ci sarebbe da eliminare pure la NATO, di cui di fatto è una emanazione in quanto è proprio dagli USA che parte l’idea di far guerra alla Russia. Di contro, riaprire le relazioni con la Russia sarebbe un bene per tutti: per le nostre eccellenze produttive, che potranno tornare ad essere esportate lì, e per le nostre bollette, che torneranno ad esser basse; sarebbe vantaggioso anche per l’ambiente, visto che intensificare il ricorso al metano come combustibile aiuta a ridurre l’uso del petrolio, quindi ad inquinare di meno. E’ da tempo che la Von der Leyen spara balle pericolose: ad esempio, sul fatto di impedire alla Russia di aver i droni; era stata pure indagati per messaggi privati con i dirigenti della Pfizer, sarà anche per questo che avrà spinto sulle coercizioni vaccinali di massa, che invece Putin non ha imposto, ergo ancora una volta si conferma che tra Putin e la Von der Leyen è Putin a risultare più “democratico”.