Nuovo rapporto ISS: morti di Covid in Italia non 130.468 ma 3783 (quindi letalità da zero virgola)

Secondo un nuovo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, il numero reale dei morti di Covid in Italia è stato ingigantito: non sarebbero quindi quei 130.468 che ci hanno comunicato, bensì solo 3783, in un anno e mezzo; gli altri sarebbero stati inseriti impropriamente, in quanto erano persone decedute per tutt’altra causa, solo che erano risultate positive al tampone. La cosa era già stata in parte denunciata da Zangrillo, primario del San Raffaele di Milano, che riportava come l’80% dei deceduti inseriti nella terza ondata fosse in realtà dovuto ad altre cause; ed era già immaginabile considerato che sono stati inseriti tra i decessi etichettati Covid anche quelli di persone annegate. Considerato che in Italia ci sono stati in un anno e mezzo 4,73 milioni di casi di contagio, 3783 decessi su quel numero sono una percentuale da zero virgola (considerato che l’1% di 4 milioni sarebbe 40.000); ergo, si può asserire che la letalità da Covid è dello zero virgola; anzi, sarebbe stata ancora più bassa se invece si fossero usati i protocolli di cura giusti, che sono stati invece boicottati a causa di quelli sbagliati suggeriti dal CTS e da Speranza, come denuncia il dottor Guerra. Resta il fatto che siamo da un anno e mezzo in stato di emergenza per una malattia dalla letalità zero virgola; a quanto pare, vogliono apposta tenere alto un certo numero di morti, un po’ causandone, un po’ inventandone, per tenere questo stato d’eccezione, e quindi permettere al governo – prima Conte poi Draghi – di varare misure liberticide come i limiti a spostamenti prima ed ora il super green pass, l’obbligo di certificato verde esteso a tutti i posti pubblici chiusi ed anche al lavoro. Logico che se si fosse saputo della letalità da zero virgola e se si fossero adottate cure giuste anche per questo zero virgola di persone a rischio decesso nessuno più sentirebbe la Covid come un problema emergenziale. Ora la protesta contro il certificato verde che sta partendo da Trieste sarebbe da estendere a tutta Italia, e da essa dovrebbe svilupparsi una protesta contro lo stato d’emergenza in generale ed i bollettini gonfiati per far uscire il popolo dal clima psicotico in cui è stato fatto piombare. Non ha ragion d’esserci lo stato d’emergenza per una malattia letale allo zero virgola, a maggior ragione ora che questa malattia non sta più nemmeno occupando tanto gli ospedali, visto che sia le terapie intensive sia i ricoveri ordinari per Covid sono, al livello nazionale, intorno al 5%.

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