Clusone, questionario a scuola bislacco: “Faresti sesso con un marocchino?”

All’istituto superiore statale Andrea Fantoni di Clusone, in provincia di Bergamo, è stato diffuso un questionario a trabocchetto, per chiedere agli studenti cosa pensassero in generale dei marocchini, con domande del tipo:

  • “Secondo te è vero che il comportamento criminale dei marocchini è dovuto alle differenze culturali di questo popolo?”;
  • “I marocchini discendono da popolazioni che possiedono abilità meno sviluppate”;
  • “Cosa pensi dell’arrivo di marocchini in Italia?”;
  • “Cosa comporta, secondo te, il fatto che i marocchini lavorino in Italia?”;
  • “Sarei disposto ad avere rapporti sessuali con un marocchino”.

Si tratta chiaramente di domande spesso in opportune, come l’ultima qui citata, e vòlte a “processare” ideologicamente gli studenti magari per bollarli come xenofobi e razzisti se risponderanno in un certo modo. Ma poi, se anche si volesse assurdamente imporre propaganda pro immigrazione nelle scuole, perché farlo con un questionario riferito specificamente ai marocchini? Se uno ad esempio non prova attrazione sessuale per i/le marocchini/e ma la provasse, ad esempio, per i/le russi/e, sarebbe da additare come razzista, anche se i gusti sessuali dovrebbero essere un fatto soggettivo? Tra le domande c’è anche quella: “I marocchini sono una razza inferiore?”. Questa è l’unica tecnicamente che potrebbe etichettare uno come razzista o meno, perché il razzismo è appunto il fatto di ritenere altri popoli come fantomaticamente appartenenti a razze inferiori, non il semplice fatto di criticare l’immigrazione o di non provare attrazione sessuale per genti forestiere. Ma in ogni caso è una domanda inopportuna, come tutte, dal momento che nemmeno questo si dovrebbe chiedere in un questionario, semmai nell’ora di scienze si spiega che la teoria delle razze superiori ed inferiori è stata smentita, senza però far passare per razzismo la semplice diffidenza culturale verso altri popoli o il fatto chi criticare i fenomeni migratorii. Ma poi, se si volesse etichettare come razzismo la preferenza sessuale per quelli della propria etnia, allora sono razzisti anche tutti i popoli indigeni tribali del Nordamerica, dell’Amazzonia, dell’Africa profonda? Non è detto che qualcuno con la scusa del politicamente corretto arrivi a dire ciò, per giustificare in realtà gli scippi di terre a quei popoli, ricordiamoci per esempio che Trudeau, presidente del Canada e idolo di molti “progressisti”, sta sottraendo alcune terre agli Indiani d’America. Se qualcuno vuol fare le lezioni contro il razzismo, avesse il coraggio di andare a farle in Israele, provando a chiedere a tutti cosa pensino dei Palestinesi o in generale degli Arabi, anziché permettere che i ministri israeliani ficchino il naso nelle feste popolari tradizionali delle nazioni europee.

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